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"Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione". Questa è una tra le frasi più conosciute di Emma Goldman, intellettuale di spicco all'interno del movimento anarchico e femminista del XX secolo. Cresciuta in una famiglia ebrea ortodossa passerà gran parte del sua vita negli Stati Uniti dove verrà etichettata come "la donna più pericolosa d'America". Al fianco di lavoratori, donne e minoranze ha donato passione e vitalità al movimento attraverso una militanza coraggiosa in nome della bellezza e dell'armonia individuale e sociale. Lo spettacolo intende percorrere alcuni tra gli eventi più rilevanti che hanno caratterizzato la vita della Goldman senza nascondere i tratti essenziali del suo pensiero e del suo impegno politico. Emma è una mise en espace dove si alternano musica, narrazione e dialoghi, dove passato e presente tentano di incontrarsi in una soluzione di continuità"

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